L’impegno civile e sociale è al centro della ricerca espressiva di Progetto Cantoregi. L’attività della compagnia carignanese prende il via nel 1977, grazie all’idea del regista e autore Vincenzo Gamna di creare un teatro popolare capace di coinvolgere l’intera comunità in tutte le fasi di preparazione e realizzazione di una pièce, sul modello del gruppo del Teatro Povero di Montichiello in Val d’Orcia. Progetto Cantoregi trae la propria denominazione da un progetto per la costruzione di un teatro nella città di Carignano, ideato dall’architetto Pietro Maria Cantoregi, che però non venne mai realizzato. Assumendo il nome di Progetto Cantoregi, la compagnia ha inteso affermare la propria vocazione progettuale, volta ad una teatralità popolare, vagante, senza fissa dimora, come in una perenne bohème di ricerca.
La SOMS è l’ennesima tappa del nostro viaggio, un nuovo punto di attracco di un viaggio artistico senza meta, dalla navigazione spesso perigliosa, dai molti e significativi approdi, anche se mai definitivi. La SOMS è la nostra nuova isola. L’isola è luogo letterario per eccellenza, l’avamposto onirico dove immaginare il proprio altrove, il non luogo sempre desiderato, e quindi l’utopia perseguita, ma anche l’archetipo degli estremi, dell’esilio o dell’asilo. A ben considerare, proprio la nostra poetica. La SOMS è l’ultima sosta del nostro lungo peregrinare in ordine di tempo. Un porto sicuro, dove gettare l’ancora e da cui salpare per nuove avventure. O forse solo un frattempo, un intervallo, perché viaggiare, individuare nuove mete, scorgere nuovi orizzonti di senso, è iscritto nel nostro destino.