Progetto Cantoregi propone un nuovo allestimento scenico, in coerenza con la propria ricerca espressiva, atta da sempre a valorizzare luoghi e storie del territorio.
In continuità con le iniziative realizzate negli anni precedenti nel territorio urbano moncalierese – come l’allestimento luminoso “The Bridge-Builders” del 2016, inscenato sul Ponte dei Cavalieri Templari per celebrare la fine dell’anno, come gesto simbolico contro i muri che si innalzano nel mondo, e “Il giardino delle delizie”, istallazione allestita nel Giardino delle Rose del Castello Reale nel maggio 2017, come riflessione sulla necessità di preservare la terra e i suoi frutti -, intende proporre un nuovo itinerario artistico per una inedita esplorazione dei luoghi e dei personaggi che hanno contrassegnato la plurisecolare vicenda storica di Moncalieri.
La proposta rientra nel nostro progetto più ampio che abbiamo voluto definire “Cantieri dell’immaginario”, un percorso immersivo di conoscenza degli spazi urbani di Moncalieri. La scelta degli spazi dove immaginare inediti percorsi cognitivi ed emozionali, presa di concerto con l’Amministrazione comunale di Moncalieri, riguarda quest’anno la biblioteca civica Antonio Arduino.
L’intento di questa installazione immersiva nella storia locale sarà quello di offrire una opportunità diversa e originale di (ri)scoperta, provando a conciliare conservazione della memoria e lettura innovativa. La titolazione Scintillae trae ispirazione da una celebre frase di Plutarco, da L’arte di ascoltare: “La mente non ha bisogno, come un vaso, d’essere riempita, ma, come un fuoco da ardere, necessita solo di una scintilla che l’accenda, che vi infonda l’impulso alla ricerca e il desiderio della verità”. Si vuole con questo allestimento sottolineare l’importanza della conoscenza, e dei libri che la contengono e trasmettono, e rimarcare il ruolo culturalmente e socialmente insostitubile che le biblioteche rivestono.
Le biblioteche si rivelano a ben considerare fabbriche di “scintille”, cioè a dire di stimoli cullturali, di impulsi alla conoscenza e alla ricerca, proprio come affermato da Plutarco. Ma il titolo può anche essere letto come un tributo alla memoria di quel luogo, che precedentemente a sede bibliotecaria fu uno stabilimento della S.A.F.F.A. (Società Anonima Fabbriche Fiammiferi ed Affini), una fabbrica italiana specializzata nella produzione di fiammiferi.
Combinazioni di luci, colori, suoni, atmosfere, oggetti scenici, proveranno a raccontare, in una riserva di emozioni e attraverso percorsi sensoriali studiati ad hoc, la vicenda storica davvero particolare di questo luogo, caratterizzata da una sorta di continuum nella produzione di scintille.