Carlo Cottarelli, ex direttore del Fondo Monetario Internazionale e apprezzato economista a livello mondiale, è ospite alla rassegna CuneiForme di Progetto Cantoregi e Le Terre dei Savoia, dedicata quest’anno al tema “riCostruire”. L’appuntamento è lunedì 28 giugno 2021, ore 20.45, al Cortile del Castello, via Silvio Pellico di Carmangnola (To), durante il quale Carlo Cottarelli dialogherà con il giornalista Marco Zatterin, vicedirettore de La Stampa, sui temi del suo ultimo libro “All’inferno e ritorno. Idee per la nostra rinascita sociale ed economica” (Feltrinelli).
L’incontro, aperto al pubblico e gratuito, è realizzato in collaborazione con il Comune di Carmagnola e la Fiera Piemontese dell’Editoria. I diritti d’autore del libro saranno devoluti a Save the Children – Italia.
Bookhop a cura della libreria Mondadori Point di Carmagnola (La Torre di Babele).
In caso di maltempo l’evento verrà svolto nella chiesa di San Filippo.
All’inferno e ritorno. Idee per la nostra rinascita sociale ed economica, Feltrinelli.
Quali sono le sfide che dobbiamo accogliere per raggiungere una crescita sostenibile del 2% l’anno? E che tipo di giustizia sociale vogliamo? Giustizia sociale e crescita sostenibile: questa è la ricetta per evitare il collasso e cominciare la ricostruzione. Così possiamo cambiare l’Italia. Il mondo sta affrontando la peggiore crisi economica dalla Seconda guerra mondiale.
Nel 2020 il Pil globale potrebbe scendere del 5 per cento. Nel Dopoguerra era sempre cresciuto, a parte una piccola discesa nel 2009, l’anno della grande crisi finanziaria. Il virus sta facendo danni più gravi di Lehman Brothers. E l’Italia? Bisogna tornare al 1945 per trovare un dato peggiore di caduta del Pil. Negli ultimi vent’anni, siamo stati il fanalino di coda dell’Europa in termini di crescita. Oggi, mentre il mondo che conosciamo sembra al collasso, dobbiamo essere all’altezza delle misure necessarie ad ammortizzare la crisi economica, con interventi di lunga durata e con una rapida capacità di attuazione. Dobbiamo chiederci perché non ci sia (ancora) stata una crisi finanziaria. E, a proposito dell’Italia, quanto può salire ancora il debito pubblico? Di certo abbiamo davanti a noi la responsabilità della ricostruzione. Carlo Cottarelli si pone al confine tra il mondo che crolla e il mondo che verrà dopo. Precipitati nel baratro dell’emergenza, abbiamo una grande opportunità: correggere molti errori ripetuti nel passato per aprire strade che accompagnino il nostro Paese in un futuro migliore. L’Italia ha bisogno di tornare a crescere, ma in modo sostenibile dal punto di vista sociale, finanziario e ambientale. Dobbiamo salvare la nostra economia, ma per farlo abbiamo bisogno di più uguaglianza, soprattutto nelle opportunità che vengono fornite alle nuove generazioni.
Carlo Cottarelli (Cremona, 1954), dopo aver lavorato in Banca d’Italia ed Eni, dal 1988 al 2013 è stato nello staff del Fondo monetario internazionale, dirigendo il dipartimento di Finanza pubblica dal 2008 al 2013. È stato Commissario straordinario per la revisione della spesa, nominato dal governo italiano, dall’ottobre 2013 al novembre 2014. Dopo il ritorno per tre anni al Fondo monetario come direttore esecutivo, dal novembre 2017 dirige il nuovo Osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica di Milano e insegna all’Università Bocconi, sempre a Milano. Ha scritto numerosi articoli e libri accademici. Per Feltrinelli ha pubblicato: La lista della spesa. La verità sulla spesa pubblica italiana e su come si può tagliare (2015), Il macigno. Perché il debito pubblico ci schiaccia e come si fa a liberarsene (2016), I sette peccati capitali dell’economia italiana (2018) e Pachidermi e pappagalli. Tutte le bufale sull’economia a cui continuiamo a credere (2019).
La foto è di Eugene Salazar.